Lapsus Urbano // Il primo giorno possibile è una performance scritta nel corso del primo lockdown – quando la pandemia non era ancora un basso continuo nelle nostre vite, ma una sconvolgente novità. Pensato come una lettera allo spettatore del domani, come un appuntamento fissato per il «primo giorno possibile», lo spettacolo coinvolge quaranta spettatori muniti di cuffie audio in una piazza urbana.
Lo spettacolo ha debuttato il 15 giugno 2020, giorno della riapertura dei teatri, il primo giorno possibile dopo il primo sorprendente lockdown. Partito contemporaneamente da Castel Maggiore e da Piazza Maggiore a Bologna, ha avuto una lunga tournée in tutta Italia nell’estate 2020. Di piazza in piazza, nel corso di oltre settanta repliche, le domande poste dagli autori hanno invitato gli spettatori a guardarsi in faccia, a contarsi, a prendere posizione, e a emozionarsi di fronte all’evocazione del mondo utopico del dopo epidemia. Cosa sta accadendo al mondo intorno a noi, e a noi in quanto esseri umani? Che significati acquisirà in futuro il verbo «incontrarsi»? Cosa vuol dire fare teatro in tempi di distanziamento sociale? Che ruolo dovremo attribuire a questa esperienza per il futuro? È possibile, dalla manciata di metri quadri in cui sono costrette le nostre vite, immaginare la società futura?
Nato come una sfida per raccontare e custodire la memoria del presente, attraverso la lente di un momento storico di isolamento e privazione che richiede di essere riconosciuto come un momento collettivo, Il primo giorno possibile è, oggi, un modo per interrogarci su ciò che ci è successo in quest’ultimo anno, per chiederci se davvero è andato tutto bene.
In costante dialogo con la Stagione Agorà – interlocutrice con cui nasce il progetto, Lapsus Urbano // Il primo giorno possibile è anche una risposta a un’urgenza con cui tutto il comparto dello spettacolo dal vivo si trova a fare i conti. La stagione aveva programmato, nell’ambito del progetto Costruire memoria con il contributo di Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, lo spettacolo Lapsus Urbano // Resistenza di Kepler-452 nei giorni della ricorrenza del 25 Aprile, nel comune di Castel Maggiore. Dalla volontà di continuare a setacciare il terreno delle “memorie” attraverso la lente dell’oggi, viene alla luce Lapsus Urbano // Il primo giorno possibile.
Dovevamo realizzare uno spettacolo audio-guidato sul tema della memoria per il 25 Aprile. Non abbiamo fatto in tempo a cominciare. Ci siamo ritrovati chiusi in casa, senza sapere quando avremmo potuto ricominciare il lavoro. Ci siamo chiesti: che fare? Abbiamo pensato di riconvertire lo spettacolo in una riflessione su quello che ci sta succedendo in questi mesi, tra marzo e maggio 2020, a noi e al mondo attorno a noi. Allora ci siamo riuniti a distanza, sul web, e abbiamo scritto, registrato e montato le nostre voci pensando che, appena fosse stato possibile, le avremmo fatte ascoltare anche ad altri. Come una lettera al futuro. Insomma: avremmo dovuto fare uno spettacolo sulla memoria del passato e ci siamo trovati a raccontare la memoria del presente… Non abbiamo una data certa per questo spettacolo. Ma sappiamo che il primo giorno in cui sarà possibile farlo, forse sarà il caso di ricominciare a guardarsi, conoscersi, riconoscersi e assistere insieme a qualcosa, di muoversi, di spostarsi liberamente, di scegliere.
dalle Note degli autori