Storia e storie dal fiume Reno
parole e canti in viaggio tra il bosco e il fiume

Il progetto, con la direzione artistica di Elena Di Gioia, è un omaggio al fiume Reno e al territorio che lo costeggia. Un appuntamento pensato per Bologna Estate e prologo della stagione teatrale Agorà realizzata da Liberty e promossa da Unione Reno Galliera.
In collaborazione con Giapp-Gestione Integrata delle Aree Protette della Pianura, Sustenia, Trekking Italia Emilia-Romagna, Le Tartarughe, I Pedalalenta, Minarelli, Don Chisciotte, Nuova Sportiva Rete Italiana Piscine e Sport.
Sabato 22 settembre 2018
Dalle ore 15 fino al tramonto ha preso vita, all’interno dell’Area di riequilibrio ecologico “La Bisana“, Storia e storie dal fiume Reno, un percorso di spettacolo e itinerari a piedi per valorizzare e far scoprire a cittadini e turisti la bellezza e la storia del tratto del fiume Reno, che attraversa Pieve di Cento, San Pietro in Casale, Galliera (comuni della Unione Reno Galliera).
Il fiume è da sempre “autore” dei territori per come, nel corso della storia, ha definito il paesaggio, influenzando le storie e le vite delle persone. Il progetto, rivolto sia agli adulti che ai bambini con percorsi di facile accesso per tutti, ha ricostruito nella Bisana un “tempo” passato che l’ha caratterizzata, quando il fiume era un luogo di svago e villeggiatura per i cittadini, ritrovo e gioco per i bambini. Un incontro, teatrale e musicale, di aneddoti e racconti sul fiume Reno, che attingono fortemente al patrimonio della tradizione orale.

La voce della Bisana e del Reno
testi dello scrittore bolognese Maurizio Garuti
voci recitanti di Paola Ballanti e Saverio Mazzoni
Pillole di storia dal fiume, tra i cambiamenti ambientali che hanno interessato l’area e le cronache di chi ha abitato i territori.
Un racconto che si nutre di aneddoti reali e che investe la storia di ogni spettatore, lasciandolo libero di riflettere e interrogarsi sulle proprie relazioni con la pianura: un paesaggio che è frutto di “vanga e di cesello, di fatica e di storia, fino all’ultima zolla”, come afferma lo scrittore.
Coro Arcanto
direzione del coro di Giovanna Giovannini
ricerca e direzione artistica Gloria Giovannini
voce solista Marta Abatematteo
Il coro si è esibito con un repertorio pensato appositamente per questa occasione: canti di lavoro nella tradizione popolare, in particolare delle mondine e dei lavoratori delle campagne: storie e personaggi che vivevano a contatto con l’acqua, dal fiume ai maceri e alle terre umide delle nostre campagne.
I canti che narrano la fatica, la sofferenza ma anche l’amoreggiare delle giovani lavoratrici e il loro desiderio di evasione e divertimento: una voce dà il via e le altre collettivamente aggiungono forma e forza per ritmare i movimenti ripetitivi, non pensare alla fatica e molto spesso anche per rivendicare migliori le condizioni di lavoro.