Solitudine è composto dai monologhi del personaggio di Jerry dal testo teatrale la Storia dello zoo di Edward Albee. Jerry è un reietto, solitario e asociale, ma non per scelta, per destino. Non ha soldi, non ha casa, non ha un amico né un nemico, non ha nulla se non una stanza in cartongesso in una periferia qualsiasi. Non ha futuro. Cerca qualcuno, un uomo, una donna, un cane con cui stabilire un rapporto che lo aiuti a modificare il suo destino. A qualunque costo.
La quarantena ha determinato molteplici forme di solitudine, che nel caso di Marco Cavicchioli ha preso la forma di un pensiero teatrale, un testo ispirato all’autore di Chi ha paura di Virginia Woolf.
Lo spettacolo di Marco Cavicchioli avviene in diretta, in dimensione sonora su piattaforma Zoom. Per la partecipazione è necessario prenotare (costo 3€) e disporre di un computer o di uno smartphone e di una connessione a internet.
Note sull’autore
Storia dello zoo è un’opera teatrale del drammaturgo statunitense Edward Albee, debuttata a Berlino Ovest nel 1959. Scritto in meno di tre settimane nel 1958, Storia dello zoo è il primo dramma di Edward Albee. Dopo essere stato rifiutato dai produttori newyorchesi, la piece debuttò allo Schiller Theater di Berlino Ovest il 28 settembre 1959. La prima americana ebbe luogo l’anno successivo, il 14 gennaio 1960, alla Provincetown Playhouse di New York. Storia dello zoo vinse l’Obie Award alla migliore opera teatrale nel 1960.
Edward Albee (12 marzo 1928 – 16 settembre 2016) è stato uno scrittore e drammaturgo statunitense. Gli viene riconosciuto il merito di aver grandemente contribuito ad introdurre negli Stati Uniti le nuove tendenze drammatiche europee della seconda metà del XX secolo, e in particolare le concezioni del teatro dell’assurdo. La sua opera più compiuta e nota è Chi ha paura di Virginia Woolf? che gli meritò fama internazionale anche grazie al suo adattamento cinematografico del 1966.