Danze contadine è un lavoro site-specific per la stagione Agorà che si sviluppa a partire dall’ascolto e dalla ricerca di forme di relazione tra corpo e paesaggio, ispirandosi al vocabolario intimo e originario delle azioni e dei gesti rivolti alla terra.
Il progetto si articola attraverso un percorso di trasmissione sui linguaggi del corpo e della danza aperto a cittadine e cittadini di tutte le età, abilità e provenienza che culminerà con la creazione di un’opera collettiva finale. Attraverso un ciclo di incontri sulla consapevolezza del corpo, saranno proposte pratiche sull’ascolto, sulla vicinanza e la cura dello spazio intesa come azione per inoltrarsi nei luoghi democratici del corpo e nella sconfinatezza del paesaggio.
La ricerca coreografica, condivisa con tutti i partecipanti, nascerà sull’idea di creare, in alcuni luoghi scelti dell’area del parco, delle cerimonie “iniziatiche” di contatto con la natura e di riscoperta di gestualità contadine. L’azione si comporrà come un percorso negli spazi esterni del Museo della Civiltà Contadina, ricercando nei dettagli del parco e nel senso dell’apparizione del corpo la rinnovata forza di prossimità esistente tra tradizione ed elaborazione collettiva del presente.
Il progetto si basa sulla condivisione e la collaborazione con le istituzioni sociali e culturali, nonché sul coinvolgimento con le associazioni presenti sul territorio al fine di creare un corpo organico impegnato nella costruzione di esperienze, attivazioni di luoghi e relazioni.
La partecipazione al progetto è gratuita, scopri il calendario e l’iter per poter partecipare.
Spettacolo presentato nell’ambito di E’ BAL – Palcoscenici per la danza contemporanea