Dice che la notte del 20 luglio del ’69 in tutto il mondo interplanetario
Non c’è stato un furto, un omicidio, una rapina, uno scappellotto.
Erano tutti lì davanti a Neil Armstrong. E questo cosa vuol dire?
Vuol dire che se tutti guardassimo di più la televisione il nostro
Sarebbe un mondo migliore
Nell’anniversario dei cinquanta anni dello sbarco sulla Luna, Andrea Cosentino Premio Speciale UBU 2018 inquadra immagini del futuro ormai passate, prendendo spunto dall’allunaggio e passando per il sessantenario della creazione della prima Barbie e i vent’anni dalla morte di Stanley Kubrick.
Lo sbarco sulla luna dà il la a una schiera di improbabili personaggi per discettare di sosia viterbesi di Armstrong e torri gemelle, monoliti, alieni e spiritualità, scimmie, tapiri e licantropi.
Intorno al grande evento mediatico dell’allunaggio del 20 luglio del 1969 e alle sue rappresentazioni, si apre come un cuore, uno squarcio di storia intima, anch’essa forse vera-forse falsa, quasi una confessione offerta in sacrificio, che ha a che fare con la paternità e le fragilità dell’infanzia. Contro la sete di realtà, l’ossessione per le storie vere, i fatti di cronaca e i reality show, Cosentino ci conduce in un viaggio surreale, esilarante e struggente, portato avanti al tempo imperfetto, che è il tempo dei giochi e dei sogni, e che si dissolve al presente.